I PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
La luce solare è talmente forte, ecologica e apparentemente inesauribile che già da metà Novecento, quando è stato scoperto che alcuni materiali alla luce del sole producevano scintille elettriche, si è iniziato a sfruttarla per produrre energia “pulita”. Sono stati così inventati dei dispositivi elettrici in grado di convertire l’energia del sole in elettricità. In particolare parliamo di pannelli solari che si dividono in fotovoltaici, solari termici e altri. In primo luogo, la luce del sole colpisce il pannello, esso poi converte l’energia in elettricità (tramite appositi dispositivi chiamati inverter) o viene impiegata per riscaldare liquidi, solitamente l’acqua.
I pannelli solari, nonostante si pensi il contrario, sono prodotti con materiali al 95% altamente riciclabili e ricommercializzabili. Il corretto smaltimento degli stessi permette di riutilizzare materie prime preziose per nuovi utilizzi.
Esistono diversi tipi di pannelli, i più comuni sono:
- I pannelli solari termici (la cui denominazione tecnica è collettore solare) sfruttano i raggi solari per scaldare l’acqua destinata a uso sanitario e/o all’impianto di riscaldamento. Si compone di un pannello che riceve l’energia solare e da uno scambiatore dove circola il fluido (solitamente il glicole) utilizzato per trasferirla al serbatoio, che è utilizzato per immagazzinare l’energia accumulata e di scaldare l’acqua dei propri impianti, sia a livello domestico che per grandi strutture industriali. Il sistema può avere due tipi di circolazione: naturale o forzata. Questo tipo di pannello a fine vita diventa un RAEE e vi è la necessità di smaltirlo presso impianti autorizzati.
- I pannelli solari fotovoltaici convertono le radiazioni solari in energia elettrica per alimentare gli apparecchi domestici. Esso si compone di una parte attiva costituita da celle fotovoltaiche, formata da due strati di silicio, un materiale semiconduttore appartenente alla categoria dei semimetalli, unite in moduli che compongono i pannelli. Questa energia viene condotta in un inverter solare che trasforma in corrente alternata la corrente continua generata dai pannelli e la trasforma in elettricità in corrente alternata per essere utilizzata anche subito negli impianti domestici. Generalmente, un impianto fotovoltaico produce energia in relazione alla quantità di radiazione solare incidente e all’orientamento dei moduli, ed è influenzato dalla presenza di ombre e dalle caratteristiche tecniche dell’impianto stesso, nonché dalla sua collocazione (tetto, facciata, terrazzo, terreno). Anche questi pannelli, come gli altri, diventano RAEE e vanno smaltiti correttamente.
Una tecnologia di questo tipo contribuisce all’abbattimento delle emissioni inquinanti e al risparmio di combustibili fossili, inoltre presenta bassi costi di esercizio e manutenzione ed è facilmente ampliabile grazie alla configurazione impiantistica, basata sulla modularità dei pannelli. Inoltre in Italia, l’installazione di impianti fotovoltaici prevede vantaggi economici e detrazioni fiscali, in quanto, rientrando nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia, è possibile detrarre dall’Irpef il 50% dei costi di realizzazione (guida dell’Agenzia delle Entrate). Allo stesso modo, come spiegato nel dettaglio sul sito del GSE (Gestori servizi energetici), sono previsti incentivi anche per chi investe sull’efficienza energetica e la produzione di energia termica delle proprie case. Una strategia che premia chiunque si impegni a contribuire attivamente alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile del Paese, promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Nel caso dell’installazione dei pannelli è previsto il Conto Energia, che si tratta di un incentivo statale per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Quando i pannelli arrivano alla fine del proprio ciclo produttivo, che dura circa 15/25 anni in base alla manutenzione, diventano rifiuti speciali, vengono considerati dalla normativa vigente dei RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ai sensi dell’art. 40 del D.lgs. 49/2014 e dell’art. 1 del D.lgs. 118/2020 oltre che dalle più recenti disposizioni GSE. Essendo rifiuti speciali non possono essere portati presso le isole ecologiche, devono essere smaltiti correttamente presso impianti regolarmente autorizzati. Alcuni pannelli inoltre possono contenere materiali pericolosi e devono essere smaltiti come rifiuti speciali pericolosi, è ancora più importante in questi casi smaltire gli stessi correttamente per evitare danni all’ambiente.
Eco-Recuperi si occupa di tutte le fasi dello smaltimento dei pannelli, nel completo rispetto delle normative vigenti:
- Smontaggio in sicurezza dell’impianto (se richiesto)
- Ritiro del rifiuto in totale sicurezza presso la sede indicata dal cliente (sede dell’installatore oppure il cantiere)
- Corretto avvio al trattamento dei Panelli Fotovoltaici
- Emissione del regolare Formulario di Identificazione del Rifiuto (F.I.R.)
- Emissione del Certificato per l’ottenimento dei contributi GSE (se necessario)
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I pannelli solari, nonostante si pensi il contrario, sono prodotti con materiali altamente riciclabili e ricommercializzabili, per cui smaltiti nella maniera corretta permettono il recupero di grandi quantità di materie riutilizzabili come vetro, alluminio, plastica etc. arrivando a un riciclo complessivo del 95% del pannello. È quindi importante smaltire questo tipo di rifiuto nella maniera corretta anche perché in questo modo avviene la rimessa in circolazione di materie prime preziose, pronte per il riutilizzo (vedi economia circolare).