Anche a Vicenza arriva chi ti porta via gratis le cartucce per stamparti e le unità tamburo dei fotocopiatori.
E intanto il Comune può annunciare che, con l’introduzione dell’obbligo a separare i rifiuti, la città ha fatto un ulteriore balzo nella raccolta differenziata: 34,3 per cento. Rifiuti umidi: dati record.
“Siamo l’unica città del Veneto a differenziare i rifiuti umidi-organici su tutto il territorio comunale”, sottolineano il vice-sindaco Giorgio Conte e il dirigente dell’ AIM igiene ambientale Ruggero Casolin. Il balzo al 34 per cento, segnato dai primi dati di gennaio, sì accompagna ad altre novità avviate, come sottolinea Conte: la ricicleria Nord di Anconetta ha avuto tutti i via libera necessari e vedrà iniziare presto i lavori; per la ricicleria della Riviera Berica è stata finalmente individuata l’area in via Venier, per quella di Laghetto occorrerà attendere che si sblocchi la vicenda del piano particolareggiato Pp10. Intanto però i numeri sono notevoli.
In gennaio la raccolta dei rifiuti umidi in città è salita a quasi 60 tonnellate il mese. Il che significa che quest’anno si potrà arrivare a una produzione di oltre 7 mila tonnellate di umido e verde, contro le 5 mila del 2001. Differenziata: un boom. Con l’aumento della separazione (anche se ancora non si rischiano multe) Vicenza ha fatto un altro boom per la raccolta differenziata. Alla fine del ’98 si era al 18 per cento; l’anno dopo si era saliti al 21 per cento; nel 2000 l’Aim aveva registrato quasi il 26 per cento di differenziazione; in dicembre invece il dato del Comune parlava di un 28 per cento e adesso, con il gennaio 2002 ci si avvia appunto a chiudere l’anno al 34 per cento. Questo anche se di certo l’introduzione dell’obbligo di separare non ha ancora mosso tutti: l’Aim, spiega Casolin, stima che finisca ancora nei cassonetti più del 40 per cento dei rifiuti umidi-organici. Ma si sta potenziando anche lo schieramento dei raccoglitori marroni per l’organico: ne arrivano altri 200, oltre a 60 campane per la carta, 30 per il vetro e 50 per la plastica.
Raccolta gratuita dei prodotti esausti di stampa elettronica. La nuova iniziativa lanciata ieri da Conte e dall’Aim coinvolge ora tutte le aziende e gli studi vicentini. Grazie alla ditta Ecorecuperi di Faenza (Ravenna) e alla cooperativa Elica di Costozza (dà lavoro a una trentina di persone provenienti da situazioni dl disagio sociale), a tutti arriverà la lettera dell’Aim che offre il servizio gratuito di raccolta di cartucce per stampanti laser e a getto(oltre che ad aghi) e di unità di tamburo e contenitori di toner per fotocopiatori. E’ un settore di nicchia, ma chi di noi non si è chiesto cosa fare della cartuccia vuota della stampante? La Ecorecuperi, spiega Mirco Bagnari, ha avviato un sistema per la raccolta di questi prodotti esausti: se sono davvero esauriti e in buone condizioni, possono essere avviati a rigenerazione. Ecco perché il servizio è gratutito e senza oneri per chi lo accetta, fatte salve la compilazione di un modulo ‘di iscrizione’ e l’accoglienza in azienda di un contenitore in cartone (ecobox) dove stoccare il materiale in attesa che la cooperativa Elica, incaricata del servizio, passi a ritirare il materiale. “E un servizio in più che viene offerto – sottolinea l’Aim – e non ci sono oneri di alcun tipo per l’azienda che accetta di utilizzarlo: si risparmia lo smaltimento in discarica e si permette di riutilizzare il prodotto”.
Il servizio della Ecorecuperi è già attivo in 45 province italiane e prevede anche un coinvolgimento delle scuole con il progetto Leonardo: anche negli istituti scolastici potrà essere attivato (con ecobox) un punto di raccolta di questi prodotti esausti, con un premio per le scuole che si attiveranno per far portare a scuola dal ragazzi le cartucce finite dalla stampante di casa.