Lo sostiene Epson e come riprova cita un’indagine eseguita da Coleman Parkes che evidenzia come in Italia ogni anno si sprecano 20 milioni di euro nelle attività di stampa a causa delle cattive abitudine degli utenti. Ma anche del tipo di stampante usata.
“Fino a qualche anno fa la stampa in ufficio era sinonimo di tecnologia laser. Oggi, però, le cose sono cambiate e in molte situazioni una macchina basata sulla tecnologia a getto d’inchiostro non solo può svolgere gli stessi compiti di una laser, ma li può fare in minor tempo e con minori spese”.
A sostenerlo è Davide di Scioscio, Business Manager prodotti ufficio di Epson Italia, che a riprova della sua affermazione esibisce un’indagine eseguita dalla società indipendente Coleman Parkes, indagine che è stata svolta in Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania presso 510 micro, piccoli e medi imprenditori che …..
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fonte: 01net.it